Tachigrafo intelligente – Notizie utili
Dal 15 giugno 2019 tutti i veicoli di nuova immatricolazione adibiti al trasporto di merci di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate dovranno essere equipaggiati con un tachigrafo intelligente (cioè con un apparecchio digitale di seconda generazione che prevede una connessione al sistema globale di navigazione satellitare – GNSS, una comunicazione remota ai fini di diagnosi precoce ed un’interfaccia facoltativa con i sistemi di trasporto intelligenti).
Questa prescrizione scaturisce dal regolamento UE 502/2018, che modifica il 799/2016, a sua volta applicativo del regolamento 165/2014 sull’introduzione della nuova generazione di tachigrafi intelligenti.
I nuovi apparecchi costituiscono, dal punto di vista informatico, un sistema aperto che:
a) si integra con la rete di bordo del veicolo e mediante una connessione al sistema globale di navigazione satellitare (GNSS), permette di registrare in automatico la posizione del veicolo, in corrispondenza: del luogo d’inizio del periodo di lavoro giornaliero; del luogo raggiunto ogni 3 ore di periodo complessivo di guida (per evitare fraintendimenti, il nuovo regolamento 2018/502 chiarisce che la posizione è rilevata a ogni multiplo di 3 ore del “periodo di guida cumulativo”, che non viene mai resettato: quindi ogni 3 ore di movimento del veicolo, in qualsiasi modo effettuate, sarà registrata la posizione); nonché del luogo di fine del periodo di lavoro giornaliero (art. 8 del Reg. 165/2014);
b) consente una comunicazione da remoto, che scambia informazioni con i sistemi di gestione della flotta. Attraverso questo sistema gli organi di Polizia, dotati di apposita apparecchiatura, possono interrogare il tachigrafo del mezzo in movimento per verificare la presenza di una delle anomalie elencate all’art.9.4 del Regolamento 165/2014 (es. il più recente tentativo di violazione della sicurezza; la guida in assenza di carta del conducente valida; l’inserimento della carta durante la guida, il numero d’immatricolazione del veicolo e la velocità registrata dal tachigrafo). In ogni caso non costituiranno sistemi automatici per elevare sanzioni e leggere i dati dell’autista, che sono protetti da privacy. Per effettuare ciò, le forze dell’ordine dovranno pur sempre fermare il veicolo e svolgere un normale accertamento di polizia stradale;
c) permette un’interfaccia completo con i sistemi gestionali di trasporto. Al riguardo si segnala che con il tachigrafo intelligente saranno implementabili diverse funzioni e applicativi, quali: servizi di esazione dei pedaggi, sistemi di pesatura dei veicoli in movimento, dati sul consumo di carburante e sui parametri di guida dei conducenti, i servizi telematici di trasporto intelligente (ITS) e di sicurezza stradale (ad es. infomobilità) di futura implementazione sulle strade interconnesse (cfr. progetto smart road), nonché dati utili per il controllo delle operazioni di cabotaggio o di distacco degli autisti.
Per tutti i mezzi già immatricolati alla data del 14 giugno 2019 non sussiste alcun obbligo di integrare il primo tachigrafo digitale con il nuovo apparato “intelligente”, a condizione che svolgano trasporti nazionali e che lo Stato membro di loro prima immatricolazione non disponga diversamente (art. 3, paragrafi 4 e 5, reg. 165/2014). In caso contrario (trasporti internazionali o di cabotaggio, diversa statuizione dello Stato membro di appartenenza), anche i mezzi attualmente circolanti dovranno dotarsi di tachigrafo intelligente entro i prossimi 15 anni (giugno 2034).
Per poter installare il nuovo tachigrafo intelligente su un autoveicolo già circolante - ci dicono per le vie brevi alcune case costruttrici di tachigrafi – occorre dotare il mezzo di un sistema GNSS di navigazione satellitare e di un’antenna DSRC (Dedicated short range comunication). Con evidenti spese di adeguamento.
Per questi motivi si suggerisce alle imprese di valutare attentamente il tipo di tachigrafo installato sui nuovi automezzi immatricolati in prossimità della menzionata data del 15 giugno 2019 (attenzionando anche eventuali modelli di “fine serie”). Data che - si hanno più che sensate ragioni di ritenere - non sarà modificata e quindi non sarà oggetto di ulteriore proroga.
Per quanto riguarda le carte tachigrafiche possiamo affermare – dopo aver sentito i funzionari di Unioncamere preposti al servizio – che le attuali carte conducente saranno tranquillamente utilizzabili su entrambe le generazioni di tachigrafi digitali e che quindi non dovranno essere cambiate.
Allo loro scadenza naturale dei 5 anni, le odierne carte saranno rinnovate ai conducenti fornendo loro delle nuove carte tachigrafiche con una memoria più ampia di quella attuale (un’analoga sostituzione avverrà in tutti i casi di smarrimento, sottrazione o deterioramento della carta, documentato con apposta denuncia alle autorità competenti).
Stessa cosa vale per le carte le carte tachigrafiche aziendali (che sono già attualmente valide cinque anni e che verranno sostituite al loro rinnovo), mentre le carte delle forze dell’ordine e quelle delle officine vanno cambiate subito.
Le prime, in quanto le forze dell’ordine devono - fin dal data di attuazione del tachigrafo intelligente - essere in grado di effettuare controlli sui nuovi apparecchi ed utilizzare le nuove metodologie di verifica da remoto che questo consente.
Le seconde (officine), in quanto devono calibrare i tachigrafi intelligenti sui nuovi autoveicoli da immatricolare dal 15 giugno prossimo o su quelli già circolanti (in caso di adeguamento) o verificare l’esatto funzionamento di quelli già montati sui nuovi automezzi.
In merito alle nuove carte tachigrafiche officine (della validità di un anno), l’Unioncamere ci segnala una situazione fortemente problematica nella loro diffusione, in quanto sino ad oggi non ne è stata ancora rilasciata nessuna, per cui potrebbero verificarsi disagi nella taratura dei tachigrafi intelligenti sui nuovi autoveicoli nel prossimo mese di giugno.
Considerata la situazione si è già intervenuti su Unioncamere per sollecitare la risoluzione della questione – e si seguirà attentamente il delicato passaggio dal tachigrafo digitale di prima generazione a quello intelligente, non solo dialogando con le principali case costruttrici di autoveicoli e dei nuovi apparati, ma anche con i rappresentanti delle officine ed i funzionari Unioncamere, anche al fine di poter comunicare, tempestivamente, ogni utile sviluppo della situazione.