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EUIPO - OCSE - Contraffazione



Le PMI italiane sono le terze al mondo a subire danni dalla Contraffazione di Materiali. Il dato è uno dei risultati dello studio “Commercio illecito di prodotti contraffatti: i rischi per le piccole e medie imprese", realizzato dall’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) e dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).


Secondo l’indagine, l'11% dei sequestri globali di merci riguardano proprio aziende del nostro Paese, terze al mondo a subire tali infrazioni, precedute solo da quelle Usa e Svizzere.


Altri dati interessanti riguardano i rischi per le Pmi colpite dal danno (che hanno il 34% in meno di probabilità di sopravvivere dopo cinque anni) e i Paesi di origine di una contraffazione che spesso porta con sé bassa qualità e rischi per la Sicurezza dei consumatori: le contraffazioni non solo causano danni economici e perdite di posti di lavoro, ma implicano anche gravi rischi per i consumatori. Rischi per la salute, per la sicurezza e per l’ambiente.

Mentre le grandi imprese hanno la capacità di tutelare e difendere i propri diritti di proprietà intellettuale, le PMI utilizzano meno gli strumenti di protezione per marchi, design e invenzioni e di solito l’estensione geografica della tutela tende ad essere limitata e non copre la Cina e Hong Kong, da dove, invece, proviene circa l’85% delle merci sequestrate per violazione di diritti di proprietà intellettuale delle PMI.


Inoltre i contraffattori sono consapevoli di correre meno rischi nel violare la proprietà intellettuale delle piccole e medie imprese.


I prodotti più contraffatti: Macchinari Elettrici ed Elettronica (30% dei sequestri), Abbigliamento (18%), Profumeria e Cosmetici (10%), Giocattoli (10%).

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